La compagnia di ballo tutta al maschile fa il suo debutto nel West End con il double bill Them/Us.
Them, il primo balletto dello spettacolo, è stato creato attraverso un processo coreografico di collaborazione tra i membri di BalletBoyz. Il pezzo esplora l’individualità che risiede in ogni ballerino e la versatilità del movimento per cui la compagnia si è sempre distinta. Them rappresenta un emozionante punto di arrivo per il gruppo, dopo 20 anni di collaborazioni con coreografi, designer, compositori ed artisti.
In un video che anticipa l’esecuzione del pezzo, i ballerini definiscono Them come un piatto realizzato da più mani, a cui ognuno ha aggiunto il proprio ingrediente. La musica di Charlotte Harding ha una melodia imprevedibile e ricca di sospensioni, che la coreografia ricrea nei suoi movimenti. Gran parte del balletto, basato su strette di mano, movimenti delle spalle ed impulsi interiori, deriva dall’improvvisazione. I ballerini non cercano virtuosismi accademici, ma lasciano vibrare in aria i loro corpi con naturalezza.

Photo Credit: George Piper
Christopher Wheeldon, coreografo e regista del musical An American In Paris, approdato a Londra nel 2017, conclude la serata esplorando le connessioni umane attraverso il tenero duetto Us. Wheeldon, che aveva già realizzato il pezzo per Balletboyz nel 2018, estende la coreografia aggiungendo una parte introduttiva d’insieme. L’ensemble iniziale non sembra però in armonia con la romantica colonna sonora di Keaton Henson.
È con l’entrata in scena di Bradley Waller e Harry Price, protagonisti del duetto originale, che l’atmosfera cambia. I due corpi si uniscono con sensualità e gentilezza, creando incastri bilanciati e morbide linee. L’incontro di sguardi e lo sfiorarsi delle dita, producono un movimento a rallentatore che rappresenta l’apice del pezzo. Il respiro di chi li osserva resta in sospeso, proprio come la storia che si svolge sul palco.

Photo credit: Annabel Moeller