I set e i costumi di “The French Dispatch” in mostra a Londra

Nello spazio espositivo dei 180 Studios è possibile visitare una mostra dedicata al nuovo film di Wes Anderson.

Basta trascorrere pochi minuti all’interno della mostra dedicata a “The French Dispatch” per avere l’impressione di trovarsi realmente ad Ennui-sur -Blasè, la città fittizia dove sono ambientati gli episodi del nuovo film di Wes Anderson.

In un dichiarato tributo al New Yorker, “The French Dispatch” è concepito come una rivista, con un necrologio in apertura e quattro storie: “The Cycling Reporter”, “The Concrete Masterpiece”, “Revisions to a Manifesto” e The Private Dining Room of the Police Commissioner”.

Nello spazio dei 180 Studios (dove erano già andati in mostra i modellini del film in stop motion “Isle of Dogs”) sono esposti costumi, set e oggetti di scena del film di Anderson, in un tripudio di colori e amore per la Francia.

Obituary

Il film si apre con un necrologio dedicato ad Arthur Howitzer Jr, editore e fondatore di The French Dispatch. Il personaggio interpretato da Bill Murray è basato sul co-fondatore del New Yorker, Harold Ross.

L’ufficio di Arthur Howitzer Jr.
Oggetti di scena appartenenti al personaggio di Murray

The Cycling Reporter

Nella storia introduttiva, Herbsaint Sazerac (Owen Wilson) ci porta alla scoperta di Ennui-Sur Blasé, dove si svolgono gli episodi successivi. Anderson ha ricreato gli ambienti del film ad Angoulême, pittoresca città nel sud-ovest della Francia.

Il modellino di Ennui-sur-Blasè
La bicicletta di Herbsaint Sazerac

The Concrete Masterpiece

Il secondo episodio è incentrato su Moses Rosenthaler (Benicio Del Toro), un prigioniero che grazie al supporto del gallerista Cadazio (Adrien Brody) diventa un celebre artista. Tra i protagonisti della storia ci sono anche Tilda Swinton nel ruolo di J.K.L. Berensens e Léa Seydoux, guardia nella prigione e musa di Rosenthaler.

Il capolavoro di Moses Rosenthaler
La tavolozza utilizzata da Moses Rosenthaler
Il costume indossato da Tilda Swinton nel ruolo di J.K.L. Berensen

Revisions to a Manifesto

L’ispirazione per questo episodio, che ha come protagonisti Timothèe Chalamet e Frances McDormand, è un articolo della scrittrice Mavis Gallant sulle proteste studentesche del Maggio Francese, pubblicato sul New Yorker nel 1968.

La moto di Juliette (Lyna Khoudri)
La macchina da scrivere di Lucinda Krementz (Frances McDormand)
I poster realizzati dagli studenti ispirati a quelli del Maggio Francese
Il modellino del quartiere universitario di Ennui “Flop Quarter”

The Private Dining Room of the Police Commisioner

Il quarto ed ultimo episodio di “The French Dispatch”, ha per protagonista Roebuck Wright (Jeffrey Wright), personaggio ispirato a James Baldwin, che durante un’intervista tv ricorda l’origine di un suo articolo sul famoso chef della polizia di Ennui, Nescaffier (Stephen Park).

La mappa di Ennui-sur-Blasè e il costume indossato dal commissario (Mathieu Almaric)
Il costume e la macchina da scrivere di Roebuck Wright (Jeffrey Wright)

La mostra è visitabile fino al 28 Novembre ai 180 Studios.

© Foto Martina Ciani

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