Il ritmo della Beat Generation

Una playlist ispirata dall’incontro tra la musica e le voci della Beat Generation.

La Beat Generation presenta da sempre un forte legame con la musica. Fu il ritmo forsennato del Bebop ad ispirare la prosa spontanea di Jack Kerouac, che influenzò a sua volta Allen Ginsberg nella scrittura di Howl. Kerouac e Gregory Corso dedicarono poesie a Charlie Parker, ed è nota la passione di Ginsberg per le esecuzioni dissonanti di Thelonious Monk. Il rapporto tra i Beat e la musica non si fermò però ad un semplice interesse; nel corso degli anni, i principali esponenti della corrente letteraria registrarono alcune delle loro composizioni accompagnati da musicisti jazz, mentre Ginsberg e William S. Burroughs si trovarono direttamente coinvolti nel rock & roll. In questa playlist abbiamo raccolto cinque tra le nostre produzioni preferite.

Charlie Parker, Jack Kerouac e Steve Allen

Il brano fa parte dell’album Poetry For The Beat Generation di Jack Kerouac, uscito nel 1959, due anni dopo la pubblicazione di On The Road, e registrato con l’accompagnamento del musicista e presentatore Steve Allen. La poesia fu composta per commemorare la morte della leggenda jazz Charlie Parker, venerato dai Beat; nel disco compaiono anche brani da Mexico City Blues, Old Angel Midnight e Heaven & Other Poems.

I Am Waiting, Lawrence Ferlinghetti

I Am Waiting, presente nella raccolta A Coney Island Of The Mind (1958), fu concepita appositamente per un accompagnamento jazz. In questo senso, spiega Ferlinghetti, I Am Waiting non dovrebbe essere interpretata nel senso classico di poesia stampata, ma aperta alla sperimentazione e al continuo cambiamento reso possibile dal jazz.

Capitol Air, Allen Ginsberg

Brano estratto da First Blues, album in cui sono raccolte 24 performance di Ginsberg. Prodotto da John Hammond (Billie Holiday, Bob Dylan, Bruce Springsteen) e registrato nel 1977, First Blues fu censurato dalla CBS, che non voleva pubblicare il contenuto giudicato osceno e irrispettoso. Nelle parole di Hammond (che fece uscire il disco nel 1983 con la sua etichetta personale): “Allen Ginsberg non è soltanto uno dei poeti più noti al mondo, ma anche uno dei suoi cittadini migliori […] Pubblicherò questo tipo di musica “irrispettosa” il più spesso possibile”.

Ghetto Defendant, The Clash e Allen Ginsberg

I Clash e Allen Ginsberg si incontrarono per la prima volta nel 1981 quando ad un concerto della band improvvisarono una versione punk di Capitol Air. Nel 1982, Allen fu invitato alle sessions per il nuovo album che il gruppo stava registrando agli Electric Lady Studios di Jimi Hendrix. Strummer chiese a Ginsberg di correggere le lyrics di Ghetto Defendant. Il risultato è il duetto presente nel quinto album dei Clash, Combat Rock.

The “Priest” They Called Him, William S.Burroughs e Kurt Cobain

William Burroughs vantava tra i suoi ammiratori nomi iconici nel rock come David Bowie, Lou Reed, Patti Smith, Jimmy Page e Sonic Youth. Tra questi c’era anche il leader dei Nirvana, Kurt Cobain, che collaborò con Burroughs nel brano The “Priest” They Called Him, registrato in studi separati nel 1992. Nel pezzo, Cobain accompagna con suoni dissonanti la voce di Burroughs che recita brani estratti dalla raccolta di storie brevi Exterminator!, pubblicata nel 1973.

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