THE MOTHER, Queen Elizabeth Hall, Southbank Centre

La ballerina classica Natalia Osipova e il coreografo Arthur Pita di nuovo insieme in un’opera basata su ‘Storia Di Una Madre’ di Hans Christian Andersen.

Durante uno dei miei viaggi in Italia mi sono imbattuto in un libro splendido. Era intitolato ‘Storia Di Una Madre’, illustrato magnificamente da un artista italiano, AkaB. La pubblicazione era senza testo” – ha dichiarato il coreografo portoghese Arthur Pita – “L’ho subito immaginato come un pezzo di teatrodanza ed ho scoperto che l’opera era basata su una storia di Hans Christian Andersen. Un racconto oscuro e straziante che ti afferra con forza dal cuore. Divenni totalmente ossessionato dalla trama”.

The Mother è infatti una potente produzione narrativa di danza, coreografata e diretta da Arthur Pita, che nella sua prima londinese non ha lasciato il pubblico indifferente. La storia vede Natalia Osipova, secondo il Telegraph una delle ballerine più talentuose al mondo, nelle vesti di una giovane madre il cui bambino è minacciato dalla Morte.

Per tutti i novanta minuti, la donna viaggia verso l’ignoto, vittima delle sue paure, inseguendo disperatamente le deboli grida del bambino e tentando di salvarlo. In questo adattamento, il celebre ballerino contemporaneo Jonathan Goddard interpreta la Morte e gli altri personaggi che la Madre incontra nel suo viaggio allucinato: una Matryoshka senza volto che la costringe a ballare fino al collasso, una figura oscura in un velo di pizzo che la ferisce con rovi spinosi lasciandola insanguinata, un traghettatore cieco che le estrae gli occhi, una sorta di drag queen che le ruba i capelli ed infine l’amante che l’ha abbandonata.

Natalia Osipova e Jonathan Goddard in The Mother.

Lo scenografo Yann Seabra ambienta il dramma all’interno di una casa in rovina nella Russia degli anni ’60, su un palco rotante che si sposta dalla camera da letto, alla cucina, al bagno: anche se successivamente le stanze si trasformano in giardini e laghi, la Madre rimane intrappolata nello spazio domestico.

I compositori Frank Moon e Dave Price eseguono la colonna sonora dal vivo ai lati del palco, con una serie di strumenti che producono un’angosciante melodia tipica delle musiche popolari russe, nonché suoni, crepitii e grida che rimandano alle atmosfere create nei film di David Lynch. Il violino di Moon e le percussioni di Price danno ritmo alla narrazione dei ballerini per tutto il pezzo.

Natalia Osipova si mette alla prova in un nuovo territorio, distante dai ruoli del balletto classico con cui è cresciuta ed ha raggiunto la fama. La ballerina canalizza la sua istintività, tecnica ed energia in giri frenetici, grand jeté ed affondi, donando potenza alle emozioni del suo personaggio.

Natalia Osipova in The Mother.

L’intera rappresentazione sembra rimandare agli ambienti e all’inquietudine del film Mother! di Darren Aronofsky. Entrambi i personaggi di Jennifer Lawrence e della Osipova percorrono una discesa agli inferi, nel tentativo di salvare il figlio da un destino crudele.

Il balletto è ricco di metafore e quindi suscettibile a diverse interpretazioni. L’intenzione principale sembra però essere quella di rendere omaggio alle donne che, con incredibile coraggio, intraprendono il non facile cammino di diventare madri nel mondo in cui viviamo.

Photo credit: Mikah Smillie

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